Portare in sicurezza. Un comportamento responsabile per la prevenzione dei rischi

Sicurezza prima di tutto!
Facendo una classifica delle frasi più dette rivolte alle mamme che portano, le domande: “ma è sicuro? Non cade? e respira?”, vincono, a pari merito,  il primo posto.
No, se il bambino è messo in sicurezza e con un supporto adeguato, non cade e respira pure!
Il babywearing ha enormi benefici sia per la mamma che per il bambino ma è importante usare sempre il buon senso, sia per ciò che riguarda l’acquisto del supporto che si vuole utilizzare, che per il suo utilizzo nel rispetto della sicurezza del bambino.
In entrambi i casi la figura della Professionista Babywearing  può risultare importante.

Locandina Robby copia

Ma per noi mamme utenti quali sono i criteri di scelta? Come si fa a scegliere? Quali sono gli indici di valutazione della sicurezza di un prodotto?

Se può sembrarci facile (perché sta entrando nei nostri comportamenti abituali), leggere le etichette dei cibi destinati al nostro piccolo e controllarne la provenienza, sempre più sollecitate da campagne di sensibilizzazione unite a nuove politiche aziendali, non altrettanto siamo portate a fare quando la categoria merceologica è quella del no-food. Pensiamo ai capi di abbigliamento, in particolare alla biancheria intima che più viene a contatto con la pelle del nostro bebè, alla scelta dei pannolini, delle bottiglie per l’acqua, dell’infinità di prodotti in plastica destinati alla prima infanzia, delle creme, detergenti, oli per la cura della pelle. Pensiamo alla scelta delle prime scarpine, quando arriva il momento dei primi passi, e a quanta attenzione dovremmo mettere nella cura di un supporto adatto per i suoi delicati piedini e, come conseguenza, di tutta la sua postura.
Informarsi, da bravi consumatori,  è giusto e necessario, ma a volte può essere utile una giuda.

E quindi: cosa fanno le aziende produttrici? Quali sono, al momento, le normative alle quali le aziende devono conformarsi?

Partiamo dalle norme. Esse sono quegli strumenti che -definendo”come fare bene le cose”- aiutano le imprese e i professionisti a realizzare prodotti ed erogare servizi sempre più sicuri, durevoli, ambientalmente compatibili […]; i lavoratori a prestare la propria opera in condizioni di lavoro sicure ed ergonomiche; la Pubblica Amministrazione a erogare servizi in modo efficace ed efficiente; i consumatori –infine- a consumare meglio scegliendo prodotti e servizi “a norma”. [ da “Le regole del gioco” UNI 2012].
Le norme tecniche sono delle specifiche create per stabilire dei codici di comportamento e definiscono le caratteristiche di un prodotto, un servizio o un processo. La validità o la conformità ad una norma deve essere certificata da un ente di certificazione (in Italia UNI).

Per quanto riguarda i portabebè  possiamo parlare di tre grandi temi in relazione alle indicazioni che vengono date dagli standard e dai documenti tecnici, nei vari paesi, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo sicuro di tali supporti.

  • Requisiti di sicurezza del prodotto e delle sue componenti. Assenza di sostanze tossiche, resistenza a tensioni, resistenza all’uso, presenza di parti piccole nel prodotto
  • Metodi di prova. Sono le descrizioni dei test da effettuare sui prodotti per garantire che i requisiti di cui al punto precedente vengano rispettati […]
  • Informazioni sul prodotto […] Informare bene e in modo chiaro è fondamentale, oltre che essere un dovere del produttore. Vengono date indicazioni su come farlo adeguatamente (es: frasi obbligatorie da inserire, dimensione dei caratteri utilizzati in modo che siano leggibili, ricorso all’uso di programmi, etichette, allegati, packaging su cui porre queste informazioni). Le norme specificano anche quali siano e dove comunicare i principali rischi e le avvertenze d’uso. (da “Lasciati abbracciare” di Licia Negri ed. Trevisini 2015)

L’obiettivo della sicurezza cui tendono le norme, promuovendo l’utilizzo sicuro, è in realtà quello di ridurre al minimo i fattori di rischio.
A indicazioni per le aziende produttrici corrispondono infatti avvertenze e istruzioni d’uso per gli utenti.

RISCHIO SOFFOCAMENTO
E’ indispensabile, soprattutto con l’uso di fasce, controllare e mantenere libere le vie aeree del bambino. Più il piccolo sarà coperto dalla fascia più sarà alto il rischio che le sue vie respiratorie siano premute contro il corpo del portatore o contro il tessuto stesso della fascia. E’ inoltre importantissimo evitare che il bimbo venga a trovarsi troppo piegato su se stesso, con il mento che poggia forzatamente sul suo petto, in una posizione che, schiacciando il diaframma, può inibire o compromettere la respirazione.

RISCHIO CADUTA
I marsupi e altri strumenti simili che presentano buchi preformati, devono avere una dimensione adeguata al corpo del portatore e soprattutto garantire (a seguito di simulazioni fatte con oggetti di massa e dimensione adeguati) che il bambino non possa fuoriuscire. Fasce e mei tai devono avere un’altezza adeguata a coprire il corpo del bambino (se il tessuto fosse troppo basso, il bimbo rischierebbe di scivolare fuori dalla legatura). Particolare attenzione va posta nel sistemare le fasce sul corpo del portatore e indosso al piccolo con accortezze quali quella di “incalzare” bene la fascia sotto il suo culetto, creando una piccola seduta, tenere la fascia in tensione evitando che si allenti per nodi poco stretti o per passaggi non corretti, aprire bene i lembi del tessuto che vanno distribuiti in tutta la loro apertura, lasciando il meno possibile parti “arricciate” che rischiano di spostarsi con il movimento del portatore.
Va ricordato inoltre che è buona norma evitare tutti quei comportamenti che vanno a minare la stabilità e l’equilibrio del portatore.

RISCHIO CHIMICO
Il bambino per istinto tende a ciucciare tutto ciò che si trova davanti. Questo capita anche con i supporti portabebè. E’ per questo che è importante che il tessuto non rilasci sostanze chimiche potenzialmente nocivi.
Stessa cosa è valida per il contatto con il tessuto e l’inalazione di sostanze chimiche dannose.

RISCHIO INGESTIONE
Piccole parti del prodotto, se non ben cucite o assemblate possono, se ingerite provocare danni al bambino, da piccole lesioni all’ostruzione delle vie respiratorie. E’ importante controllare periodicamente il supporto, accertarsi delle sue buone condizioni prima di indossarlo, e verificare che non ci siano state alterazioni della struttura dopo ogni lavaggio (seguendo per questo le indicazioni riportate in etichetta). Cucire oggetti decorativi sulle fasce può appagare il nostro occhio, ma può indebolire il tessuto e/o diventare fonte di pericolo in caso di rottura o distacco dell’oggetto stesso.

RISCHIO TERMICO
Sarebbe buona norma non  “mettersi ai fornelli” quando si indossa un bebè poiché, più o meno alto, esiste un rischio di infiammabilità legato al materiale con cui i realizzato il supporto. Allo stesso modo è fatto obbligo di tenersi lontano da fiamme libere. Si può mangiare e bere mentre si indossa un portabebè, ma non cibi e bevande bollenti, perché potrebbero rovesciarsi addosso al bambino con gravi conseguenze.
Non dimentichiamo però che tra i rischi termici rientra quello dell’ipertermia, cioè dell’eccessivo innalzamento della temperatura corporea del piccolo, che può dipendere dal materiale con cui è realizzato il supporto o da un abbigliamento non consono del bambino (o di chi porta).

Il buon senso, se non la legge, dovrebbero inoltre rendere automatiche certe abitudini, in relazione a diversi rischi.

Liberamente tratto dal lavoro di certificazione della consulente Babywearing Italia® Lara Boriotti
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mmagine tratta dal lavoro di certificazione della consulente Babywearing Italia® Roberta Zingale

Copyrighy by Babywearing Italia®

 

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