Fisiologia del babywearing. Baricentro ed altezza bacio

Avete mai sentito parlare del fatto che per mantenere la fisiologica posizione del bimbo all’interno di un supporto portabebè, la tua testa debba stare ad altezza bacio ed il suo sederino al di sopra dell’ombelico del portatore?

Questi utili suggerimenti sono effettivamente adatti al neonato ma, man mano che il bimbo cresce, il babywearing si evolve con lui.

La diade madre-figlio vive un periodo che comunemente viene chiamato esogestazione, ovvero un periodo nel quale il bambino ha bisogno di maturare sia a livello fisico che a livello neurologico.
In questa fase il bambino non  si sente un essere a sé, ma si sente ancora  tutt’uno con la madre. Di fondamentale importanza sono quindi il contatto corporeo e quello visivo.
Entrambi devono continuare anche e soprattutto  praticando il babywearing.

Oltretutto il bambino è importante che sia in sicurezza e che quindi che il tessuto della fascia o del supporto che si utilizza per portarlo, lo sostenga adeguatamente in modo da non permettere alle vie respiratorie di ostruirsi.

Vi invitiamo a leggere il nostro articolo sulla fisiologia del portare.

Ciò però non vuol dire dimenticarsi della corretta postura del portatore.

Con la crescita la postura del bambino cambia grazie anche alla maggior muscolatura che gli permette una postura eretta e con essa anche il babywearing si evolve.
Il bambino potrà essere portato sul fianco prima e poi sulla schiena quando mantiene la seduta ovvero quando sarà in età da svezzamento (7 mesi circa).
In queste fasi il supporto va adattato sicuramente all’evolversi del bambino ma anche al corpo del portatore.
Si evince che più il bambino crescerà e più la posizione sul corpo del portatore tenderà verso il basso.

Gli esseri umani sono fatti per avere il baricentro del nostro corpo nella pancia, circa all’altezza dell’ombelico.
Più il baricentro si allontana da quel punto più siamo instabili, soprattutto se si allontana verso l’alto.
Se aggiungiamo un corpo esterno come ad esempio uno zaino, il carico dovrà essere ridistribuito correttamente in modo corretto in modo che il peso sia scaricato sulle spalle e sul bacino senza oltrepassare la linea delle anche.

In questo modo il peso è ben distribuito e la persona ha un maggiore equilibrio.

Il peso che si percepisce addosso è dato da due cose: dal peso vero e proprio degli oggetti (o bambini) che ci portiamo dietro e da come questo ci viene distribuito sul corpo. Uno zaino ad esempio  può dimezzare (ma anche raddoppiare) la percezione del peso a seconda di come lo si indossa e dei materiali con cui è fatto.

baricentro

Cosa si intente per baricentro  o centro di gravità?

Il baricentro è il punto di applicazione della risultante delle forze parallele verticali dall’alto verso il basso.
Il baricentro, o centro di gravità, è il punto di applicazione di tutte le forze peso su un corpo, la verticale passante per il baricentro è detta linea di gravità.
La posizione del baricentro cambia in relazione alla forma e alla posizione di tutte le parti che compongono un corpo.
Questo avviene anche nel corpo umano, che è paragonabile ad una struttura formata da più segmenti sovrapposti; nell’uomo fermo in piedi, il baricentro è situato davanti al terzo superiore dell’osso sacro (ombelico)

Cos’è l’equilibrio?

Nel corpo umano l’equilibrio è un insieme di aggiustamenti automatici ed inconsci che ci permettono, contrastando la forza di gravità, di mantenere una posizione o di non cadere durante l’esecuzione di un gesto
L’unico momento in cui il corpo umano non resiste alla forza di gravità è quando si è sdraiati

Principio di stabilità

Più basso è il baricentro, maggiore è la stabilità del corpo. Si guadagna stabilità quando la base di appoggio è orientata nella direzione del movimento. Più è ampia la base di appoggio maggiore è la stabilità del corpo. Maggiore è l’attrito fra le superfici di supporto e le parti del corpo a contatto con esso più il corpo è stabile. Da questo principio si desume l’importanza delle calzature, fra i fattori che influenzano la stabilità.

Secondo Terniss e Riverno, ” l’equilibrio è un processo percettivo-motorio mediante il quale il corpo si mantiene in equilibrio. Tale processo non richiede solo aggiustamento posturale anti-gravitario (devoluto all’apparato vestibolare) ma anche di una costante informazione sensoriale”.
La condizione fisica fondamentale affinchè un corpo possa rimanere in equilibrio è che la proiezione a terra del suo baricentro cada all’interno del poligono di appoggio. I fattori che determinano ed incidono su questa condizione e che rendono la posizione ed i movimenti più o meno stabili sono i seguenti:
– La posizione del baricentro del nostro corpo.
Il baricentro o centro di gravità è il punto in cui passa la retta di azione del peso complessivo di un corpo e nell’uomo adulto di costituzione e proporzioni medie ed in stazione eretta si trova all’incirca al 56% dell’altezza totale (55% nella donna) che coincide con la prima o la seconda vertebra sacrale o di poco al di sotto dell’ombelico. La sua posizione varia a seconda dell’età.
– Un corpo sarà tanto più stabile quanto più il baricentro è basso.
La dimensione e l’orientamento della base di appoggio, che quanto più è ampia ed orientata verso la direzione del possibile squilibrio tanto più ci consente un mantenimento della condizione fondamentale.
Es. Quando saliamo su un mezzo pubblico e non troviamo posto a sedere, siamo costretti ad operare in stazione eretta una serie di aggiustamenti preventivi che ci portano per prima cosa ad allargare le gambe aumentando la larghezza tra i due appoggi plantari ma soprattutto a disporci trasversalmente rispetto alla direzione di marcia.
– L’allineamento, la posizione ed i movimenti delle parti del corpo.
Abbiamo stabilità quando i segmenti corporei ed il loro allineamento sono vicini alla linea di proiezione del baricentro.

Conclusioni

Per rispettare la posizione corretta, fisiologica del neonato è importante rispettare alcuni suggerimenti importanti come mantenere il bambino aderente al corpo di chi porta facendo in modo che il suo sederino coincida con la prima o la seconda vertebra sacrale e la testina ad altezza da baciare.
Ma mano che cresce , si crea una muscolatura tale, intorno alla colonna vertebrale del bambino, da permettergli di mantenere la seduta. Il bambino crescerà anche in altezza.
In questa fase è possibile che il portatore, per sentirsi maggiormente in equilibrio, gradisca spostare il baricentro verso il basso.

Sarebbe buona norma quindi accompagnare la crescita del bambino con una corretta postura del portatore.

Quando si carica il bambino sulla schiena, per mantenere una postura corretta,  è importante:

  • divaricare e piegare leggermente le gambe per aumentare la stabilità;
  • nel momento del carico piegare leggermente la schiena in avanti di circa 38° (non troppo altrimenti il bimbo tende  a mettersi a cavalcioni);
  • posizionare la seduta del bambino nel punto di maggiore stabilità ed equilibrio in modo da mantenere in asse il baricentro (ombelico come punto di riferimento);
  • tenere il bambino aderente alla propria schiena (regolare adeguadamente le fasce del marsupio e mei tai o fare una legatura ben tesa);
  • per un maggior scarico bilanciato del peso (bambini toddler), chiudere le fasce ventrali (anche con la fascia) sul bacino, appena sotto l’ombelico ma mai sotto le anche

I bambini toddler  devono poter appoggiare soprattutto sulle anche, in modo tale che il peso non vada a gravare troppo sulla schiena.

Per ciò che riguarda i supporti strutturati sarebbe importante che essi avessero determinate caratteristiche
Se si usa un marsupio la cintura ventrale deve essere generosa, ben imbottita, con una consistenza corposa, tendente al duro, abbastanza ampia che possa poggiare sulle anche, al fine di scaricare il peso sul bacino, sgravando le spalle dal carico. È questa una delle parti dei marsupi, spesso sottovalutata ma che aiuta, se ben collocata, ad alleviare le fatiche ed i dolori alle spalle e alla schiena.
Gli spallacci devono essere imbottiti con materiali non deformabili in modo da mantenere nel tempo la loro efficacia, e devono essere provvisti di cinghia pettorale per impedire lo scivolamento all’esterno garantendo così migliore equilibrio. E’ necessario che il marsupio, soprattutto per bambini toddler, sia provvisto di cinghie per il richiamo del carico; si tratta di due fibbie regolabili poste sulle parti superiori degli spallacci che servono a regolare la pressione del carico sulle spalle.

COME SI REGOLA IL MARSUPIO UNA VOLTA INDOSSATO 
1. Dopo aver indossato il marsupio, tirate bene la cintura a vita posizionandola appena sopra le anche (a seconda dell’età del bambino).
2. Stringete (non troppo) gli spallacci.
3. Chiudete il cinturino pettorale in modo tale da fissare gli spallacci alle spalle e non creare punti di compressione.
4. Stringete le cinghie di regolazione del carico in modo tale che gli spallacci non superino l’altezza delle spalle.
5. L’attaccatura degli spallacci deve trovarsi circa un palmo al di sotto della settima vertebra cervicale (quella più sporgente sul collo).
6. L’attaccatura delle cinghie di regolazione del carico deve trovarsi all’altezza della clavicola.
7. Se vi sentite affaticati nonostante siate dei babywearers da tempo, molto probabilmente avete regolato male il supporto o quello non è il supporto adatto a voi.

Se desiderate intraprendere il percorso babywearing in assoluta sicurezza, se avete bisogno semplicemente di acquisire maggiori competenze, piuttosto che scegliere il supporto adatto a voi, rivolgetevi ad una professionista e consulente babywearing che vi aiuterà ad intraprendere il vostro percorso babywearing in base alla vostra diade/triade.

Fonte:

Lineamenti di teoria e metodologia del movimento umano, Ed. Vita e Pensiero, 2002 128/129
Di Francesco Casolo

www.my-personaltrainer.it

http://www.viagginaturaecultura.it

 

 

 

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